Proposta di matrimonio: aro style
Felice Settimana della Visibilità dello Spettro Aromantico!
Colgo l’occasione per fare una riflessione aromantica su una delle cose che lə amanti del romanticismo trovano più romantica in assoluto. Il momento apicale di molti film romantici. Come da titolo: la proposta di matrimonio.
Essere aromantici non significa per forza odiare il matrimonio. Alla fine non è altro che un contratto stipulato tra due persone, che prevede dei diritti e doveri. Se due persone, aro o non aro che siano, pensano che questo contratto possa andare a loro beneficio, non c’è nulla di male a firmarlo.
Non capisco però perchè nelle coppie di etero debba essere solo una delle due parti, sempre la stessa, a fare la proposta di matrimonio. Senza avvisare, poi!
Da persona aromantica (senza però rappresentare l’opinione di tutte le persone aromantiche), questo è il modo in cui migliorerei la pratica:
- Entrambe le persone coinvolte sono tenute a comunicare chiaramente.
- Se e quando una si sente pronta per il matrimonio, lo comunica all’altra persona.
- Se e quando la seconda persona si sentirà pronta a sua volta (magari anni dopo), farà lo stesso.
- Dopo questo secondo step, se una o più delle persone coinvolte avesse piacere a ricevere una plateale proposta di matrimonio e se l’altra persona se la sentisse di accontentarla, ci si organizzerà di conseguenza. In questo caso va bene anche la modalità e tempistica a sorpresa.
Fine! È così brutto? Non mi sembra qualcosa che possa apprezzare solo una persona aromantica… Anzi, probabilmente qualcuno fa già così, solo che se ne parla poco.
E già che ci siamo, sarebbe bello poter avere un contratto alternativo al matrimonio, che si possa stipolare con più di una persona e non solo in caso di relazioni romantiche/sessuali. In questo modo, si tutelerebbero adeguatamente le polecole e le amicizie strette di persone single.