#AceInSTEM: un hashtag da seguire
L’acronimo STEM sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics, ossia: scienze, tecnologia, ingegneria, matematica. I lavori che fanno parte di questo settore sono ad alto livello di innovazione. Le persone che hanno seguito un percorso di studi di questo tipo potrebbero poi lavorare per una “Big Tech” (Microsoft, Google, Amazon, Apple, Facebook) oppure cercare di scoprire la cura per il cancro in un laboratorio di ricerca, ma non solo.
Questo campo è anche tristemente noto per la scarsa diversità nel personale, che negli Stati Uniti è composto per il 72% da uomini e l’89% da bianchi. In Italia saliamo al 32% di occupazione femminile, la media europea sale ulteriormente al 41%. Negli ultimi anni sono nate molte iniziative che cercano di aumentare l’adesione a studi di tipo STEM da parte di donne e minoranze etniche e per migliorarne l’efficacia intervengono sin dai tempi delle scuole primarie. Due esempi sono l’iniziativa black girls code e hi tech girls.
Le persone asessuali in questo settore non mancano. Angela Chen, autrice del libro Ace: What Asexuality Reveals About Desire, Society, and the Meaning of Sex è una giornalista che si occupa di articoli di tipo scientifico. Yasmin Benoit, attivista asessuale, è laureata in scienza della criminalità (crime science).
Inoltre, alcune personalità storiche che si ipotizza fossero asessuali, come Tesla e Newton, erano proprio scienziati.
In occasione della Giornata Internazionale dell’Asessualità tenutasi il 6 aprile, un account Twitter ha raccolto testimonianze da persone asessuali che lavorano o hanno svolto gli studi in campo STEM e provenienti da ogni parte del mondo. Purtroppo al momento il thread non è più visibile, in quanto l’account è stato reso privato. Esiste comunque un hashtag dedicato, #AceInSTEM, che vi invitiamo a esplorare e che speriamo si riempia man mano di testimonianze interessanti!