Per favore, lasciate in pace Bianca Devins

Lo scorso luglio, uscì una notizia terrificante: avevano ammazzato una ragazza di 17 anni, Bianca Devins vicino a New York e le foto del suo cadavere erano finite in rete.

Yasmin Benoit aveva twittato che Bianca, pochi giorni prima aveva postato la sua foto con l’hashtag #thisiswhatasexuallokkslike e sui gruppi asessuali era cominciato uno sciame di post fatti da quegli strani esemplari di scimmiette da tastiera molto brave nel premere il tasto “condividi” senza avere prima perso troppo tempo nel vedere cosa si sia condiviso con altre migliaia di persone.

Anche nei gruppi in italiano, le scimmiette cominciarono a farsi vedere: “hanno ammazzato una ragazza asessuale”, e giù di link condiviso a qualche articolo americano, ovviamente, non letto.

Decidemmo di bloccare questi post, mentre la sua storia, in termini sempre più crudi e quanto mai realistici (la ragazza non è stata decapitata come si legge in giro, ed è stata postata la foto del suo cadavere, non il video del suo omicidio) iniziava ad arrivare anche sui media nazionali, per mezzo di fantastici copia-incolla-traduci con Google.

In tutto questo, anche per mezzo dell’attività di Yasmin Benoit, ma non solo, si è inserita parte di una comunità che insisteva affinché venisse apposto sulla povera Bianca l’etichetta di “asessuale”, anzi, si sono lanciate campagne affinché “non venisse cancellato” il suo orientamento, vero o presunto che fosse, a questo punto. Come i bambini di Bibbiano, o un qualche fratello di Laura Boldrini pagato mille miliardi al mese.

Sono sicuro che ci fossero personaggi che girano nei gruppi asex quasi felici per avere visto e commentato questa notizia, e magari di averla condivisa per primi, con qualche frase ad effetto, ad ingigantire quanto accaduto.

La dinamica è la stessa: è vero quello che dicono in tanti, non quello che è realmente successo. E più se ne parla e più arrivano i like e le condivisioni.

La notizia, tragica, della morte di una ragazzina di 17 anni, con alle spalle, durante il poco che ha vissuto, problemi sociali, familiari e mentali, fa diventare il fatto che lei fosse stata asessuale o meno assolutamente irrilevante.

Bianca Devins è stata uccisa, a quanto pare, da un ragazzo geloso e possessivo che l’aveva vista baciarsi con un altro.

A cosa serve insistere affinché si scriva che la ragazza fosse asessuale, quando anche la famiglia ha smentito la cosa?

A cosa sono servite le pressioni fatte dalla stessa Benoit affinché Rolling Stone, in un suo articolo, abbia dovuto correggere il pezzo riportando come “possibile” la sua asessualità?

Abbiamo bisogno di una martire da esibire e siamo disposti a mentire per averla?

Oppure abbiamo bisogno di una qualche reliquia, una mano di Bianca da poter esibire ai pride?

Non ci serve di scavare in una brutta storia del genere.

A scanso di equivoci, dico che il lavoro fatto da Yasmin Benoit fino ad ora è stato assolutamente utile alla comunità.

Con la stessa sincerità mi viene da dire che questo scivolone poteva evitarlo.

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