Tra “allosexual” e “asessuati”, Grazia non riesce neanche a tradurre. Figuriamoci informare

La stampa italiana, non smetterà mai di stupirmi.

Era uscito, circa un mese fa, un articolo su Women’s Health, che parlava di allosessualità.

Il succo dell’articolo era piuttosto semplice: l’autrice, Rena McDaniel, sostiene che è importante definire che una persone allosessuale, sia, in realtà, una persona non-asessuale. L’utilizzo di tale parola, infatti, pone il fatto che una persona abbia interesse sessuale sullo stesso piano di una persona che non ce l’ha.

Insomma, per dirla con le sue parole, “il termine allosessuale1 aiuta ad eliminare l’idea che essere asessuale sia qualcosa di sbagliato che, oltre a far stare di merda2 chi si identifichi in questo modo, può portare a molestie, pregiudizi ed oppressione”.

In pratica, nessuna identità è più normale delle altre.

Dato che la cosa era stata trattata ampiamente, e dato che la dichiarazione di McDaniel era piuttosto breve, (e dato, ammetto, che in quel periodo eravamo in piena preparazione dei pride, e qualche articolo è sfuggito, cose che capitano), non avevo riportato qui la notizia di questo articolo.

Per fortuna, c’è Grazia, che ha un po’ scopiazzato3 l’articolo originale ed ha dato un’ottima informazione al pubblico di lingua italiana.

Pregherei i lettori di leggere l’ultima frase con un certo sarcasmo, se possibile.

Cito soltanto la frase, tradotta in un modo molto caro al maestro René Ferretti4 che recita “allosexual5 è una parola che sta emergendo dalle comunità asexual per descrivere chi non è asessuato6”, ed alla definizione secondo la quale la McDaniel abbia un “titolo di studio in consulenza per l’identità di genere e sessuale”.

L’articolo di Grazia, è qui. Consiglio, comunque, a chi mastica l’inglese, di leggere quello originale, tanto per capirci qualcosa.

E il dubbio se la stampa italiana sia in mano a persone senza pollice opponibile, a persone in malafede o a una somma tra le due, rimane.

 

1 Notare come il termine esista in italiano.

2 Testuale nell’originale.

3 Senza citare, ovviamente, la fonte, che se è tollerabile (per quanto scorretto) per un piccolo blog, è qualcosa che non dovrebbe esistere su un periodico fatto in modo professionale.

4 Cioè “a cazzo di cane”

5 Vedi nota numero uno

6 Nuovo concorso: scrivi la bestemmia migliore che ti viene in mente. Ricchi premi.

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