Tinder “scopre” gli asessuali
Tinder, la popolare app per dating, si apre anche agli orientamenti non etero.
Inizialmente la app era stata progettata soltanto per le persone eterosessuali e cisgender, ma la IAC’s Match Group, l’azienda che produce Tinder, ha ricevuto, durante gli anni, diverse richieste per una maggiore inclusività. La decisione di aggiungere altri orientamenti sessuali viene, inoltre, dopo un sondaggio tra gli utenti che vedeva il 56% di questi dichiarare di preferire un’app o un sito per dating che potesse dare loro più opzioni per esprimere il loro orientamento sessuale.
Il cambiamento è avvenuto dopo una collaborazione con la GLAAD. I nuovi utenti potranno, a breve, scegliere tre tra i seguenti orientamenti sessuali, eterosessuale, gay, lesbica, bisessuale, asessuale, demisessuale, pansessuale, queer e questioning.
Agli utenti saranno mostrati, per primi, i “match” con le persone del medesimo orientamento.
Tinder ha mutato la propria politica nei confronti delle identità di genere non “cis” nel 2016, dopo che le persone transgender avevano denunciato delle molestie, e perché poteva capitare che, potendo scegliere solo tra “uomo” e “donna”, le donne transgender si vedessero etichettare come “fake” dagli altri utenti. Sempre mediante una collaborazione con la GLAAD, Tinder ha aggiunto 37 identità di genere diverse.
Aggiungere gli orientamenti sessuali, sarà il prossimo passo, anche se, per il momento, soltanto nelle versioni per i Paesi di lingua inglese.
L’apertura, per il momento soltanto annunciata, di un “gigante” come Tinder alle persone asessuali, potrebbe risolvere il problema di molte persone asex, che, al momento, non hanno avuto grandi soddisfazioni da parte delle dating apps nella ricerca della propria “metà”.
O, forse, potrebbe anche peggiorare la situazione…