Ci sono mille modi di bere il caffè, come fa a non piacerti?

Il blog femminista statunitense The Mary Sue, ha pubblicato un articolo che indaga sulla relativa assenza di personaggi asessuali nei cosiddetti mainstream media.

Tutto questo accade mentre, proprio in questo tipo di media, negli ultimi 10 anni, ed in modo totalmente insperato, si sono fatti strada personaggi con vari orientamenti ed identità, usati sempre meno per raccontare, appunto, un orientamento (si pensi a quello che sono state serie TV come Queer as Folks o The L Word nei primi anni 2000), ma sempre più come personaggi integrati nella storia (il fatto che il personaggio di Sophia in Orange is the New Black sia una donna transessuale, va sempre più sfumando, ed il personaggio diventa una detenuta, come lo sono le altre).

E non è raro che questi personaggi abbiano un’attività sessuale, etero o omo che sia.

Quello che ancora non riesce a bucare certi taboo, è un personaggio che dichiari di non volere avere una vita sessuale, o, addirittura, di non volerne neanche una sentimentale.

Certe volte ci sono, e ci sono stati, personaggi del genere ma, per ora con la sola eccezione di Todd Chavez, nella serie Bojack Horseman, sono stati normalizzati, o durante le varie stagioni della serie (il caso di Sheldon in The Big Bang Theory), oppure, direttamente all’inizio della produzione, come nel caso di Jughead in Riverdale, nonostante un personaggio asex e aromantico nel fumetto usato come base).

Di solito, una persona asessuale, in una produzione mainstream, è una persona che si può definire “nerd” e composta principalmente di stereotipi. Fino a che non “trova la persona giusta”. Oppure, si tratta di persone abbastanza problematiche.

Per spiegare come può sentirsi una persona asessuale, messa di fronte ad un crescente numero di “opzioni” tra orientamenti sessuali e identità di genere, visti ormai come parte integrante delle storie, e, in un certo modo, anche della nostra società, fa questo esempio: viviamo in una società nella quale il caffè è molto apprezzato. Si vedono persone che vedono caffè ovunque, anche nei media. Ci sono bar ad ogni angolo della strada, e le persone si possono dividere nel modo nel quale preferiscono il caffè. Ormai, soprattutto negli Usa, sono “accettabili” migliaia di modi di prendere il caffè.

Le persone asessuali, sono quelle alle quali il caffè non piace moltissimo.

Eppure sono bombardate da pubblicità delle varie marche di caffè, fa sembrare il caffè una cosa assolutamente normale, desiderabile, e che fa parte della vita della maggior parte delle persone.

Ovviamente, chi si riconosce come asessuale, si sente come la persona alla quale il caffè non piace: viene messa ai margini e viene fatta sentire, in qualche modo, sbagliata, come se dovesse per forza bere il caffè che piace così tanto agli altri.

E ti sentirai sempre così fino a che qualcuno non ti dirà che è perfettamente regolare se il caffè non ti piace.

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