Dopo un anno, Austin Armacost non è più asessuale

Come era ben preventivabile, il modello britannico Austin Armacost fa fatto un contro coming out: non è più asessuale.

Per dirla chiaramente, lui, in tutta probabilità, asessuale non lo è mai stato.

Un anno, fa, Armacost, famoso

per aver partecipato al Celebrity Big Brother, e che come tutti i reduci dai reality show deve mantenere l’attenzione su di sé a forza di gossip, dato che non può interessare certamente i giornalisti con la sua produzione artistica, aveva dichiarato al Sun, di essere “la persona meno sessuale che possiate immaginare: praticamente una suora, a letto”.

 

Dopo un anno, e dopo avere incontrato il suo attuale compagno Darren, sembra che tutto sia cambiato: “lui ha risvegliato la bestia in me”, e, adesso, sembra che l’attività sessuale sia l’unica cosa che fanno quando sono insieme.

“Penso che il sesso sia un’attività meravigliosa -dice- ed aiuta anche a bruciare le calorie in eccesso”.

Quando non fa sesso, Austin adora fare foto del proprio fondoschiena e postarle su Instagram: “lavoro molto per farlo diventare bello e rotondo, e mi piace farlo vedere”, rivela soddisfatto.

 

Un reduce da un reality (che, per non generalizzare, di solito non sono cime, dovendo essere, per contratto, più stupidi del loro pubblico, quasi mai composto da intellettuali) che pensa che il proprio orientamento si possa cambiare semplicemente incontrando la persona giusta, che ti fa passare da asessuale a bestia assatanata di sesso, è il peggiore esempio che si possa avere nei media.

Fa pari con le varie macchiette che vengono proposte degli omosessuali.

Di tutto abbiamo bisogno, tranne che di un esempio di asessuale del genere, e di qualcuno che utilizzi ciò che per molti è una parte importante della propria vita, come una stupida scusa per ottenere quel briciolo di visibilità che serve per ottenerne altra.

Non abbiamo bisogno di lui, come non abbiamo bisogno del Ken umano, neanche come “mezzi” per la visibilità.

I lettori dei giornali di gossip di questo tipo possiamo anche non considerarli (con un filo di supponenza, ma anche con un po’ di sano realismo) delle cime, ma possono essere i genitori, i parenti, i compagni di scuola di molti giovani asessuali.

Anche se noi attivisti non guardiamo questi show e non leggiamo quei giornaletti, dobbiamo pensare che c’è un mondo intero che gira attorno a questi figuri.

Ed a questi giovani, che magari non hanno vicinanza con gruppi Lgbtqia, e che hanno accesso a poca informazione, è stato detto che la persona giusta ti fa cambiare orientamento.

E chi l’ha fatto, l’ha fatto per farsi pagare tre lire un articolo con quattro foto.

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