“Tradizionalista” o “liberal”, meglio non essere asessuali in famiglia

Sami, racconta un articolo che parla in generale di asessualità pubblicato The Link, giornale indipendente dell’Università di Montreal, è un ragazzo cresciuto in una famiglia libanese piuttosto tradizionale che vive in Canada e, per quanto il modello di famiglia si sia spostato dal modello patriarcale che vedeva diverse generazioni sotto lo stesso tetto a quello nucleare, era implicito, per lui, che, a una certa età, Sami sarebbe passato dalla casa dei genitori a quella nella quale sarebbe dovuto andare a vivere con la futura moglie.

O, almeno, questo era ciò che i genitori di Sami si aspettavano da lui, visto che, dopo avergli combinato alcune uscite con altrettante ragazze (è una tradizione dura a morire, purtroppo nda), e dopo che queste uscite erano andate tutte “male”, è stato un sollievo per Sami scoprire, un bel giorno a 27 anni, che la poca attrazione che aveva nei confronti di queste ragazze era assolutamente reciproca, dopo aver ricevuto una quantità enorme di pressioni da parte dei suoi genitori.

Il punto di partenza è, invece, apparentemente, diverso per Isabelle. “Mi ricordo di quando ero una ragazzina e mia madre, credendo in questo di essere molto aperta e progressista, mi diceva che avrei potuto avere attrazione sia per i ragazzi che per le ragazze. Per lei non sarebbe stato un problema. Mi sarebbe piaciuto che avesse aggiunto che avrei anche potuto non provare alcuna attrazione per nessuna delle due. Avrebbe cambiato completamente la mia vita sentimentale”.

Isabelle racconta di come abbia provato in ogni modo a farsi piacere il sesso provando ad uscire con diverse persone, perché sentiva una pressione da parte dell’ambiente nel quale viveva e sperava che, come agli altri, le sarebbe piaciuto, prima o poi.

Le sue storie finivano più o meno perché si sentiva costantemente violata, e questo portava a cancellare ogni lato positivo dell’altra persona, lasciando spazio soltanto ad una possibilità: chiudere la relazione.

Insomma, gli asessuali riescono ad avere un’aspettativa di sessualità attiva (una delle microaggressioni confronti delle persone asex) sia in ambienti tradizionalisti, sia, per altri aspetti, in ambienti progressisti. E, forse solo in compagnia, per certi aspetti, delle persone bisessuali, vengono, in un modo o nell’altro, ricondotti verso uno dei due orientamenti mainstream, da un lato etero o scomunica, dall’altro, oltre ad una naturale apertura di fronte alle diversità, certe volte fa capolino quasi un desiderio, nascosto e un po’ ipocrita, di avere un figlio gay del quale essere orgogliosi.

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