Lisa racconta la storia di tutti
Un articolo ci racconta la storia di Lisa, una professionista 29enne che dichiara di provare repulsione verso l’atto sessuale.
“Ho sempre saputo -dice- fin dalla mia adolescenza di essere differente dalle altre. Mentre le mie amiche fantasticavano sulle storielle per ragazzine, io mi immergevo nei libri di animali. Le lezioni di educazione sessuale, le ritenevo strane ed imbarazzanti. Una dopo l’altra, hanno perso tutte la verginità e mi hanno descritto tutti i minimi dettagli della cosa. Io non capivo come tutto questo potesse, un giorno riguardarmi. Ho deciso di perdere la verginità per essere come tutte le altre. Volevo togliermi questo peso, come puoi pensare di toglierti le tonsille”.
“Andando avanti -prosegue Lisa- mi sono accorta che il sesso mi faceva schifo. Prima ho cominciato a fare finta. Poi, guardavo il soffitto e piangevo in silenzio. Mi sono fatta visitare da medici, e ho scoperto che tutto era a posto. Ma al tempo stesso, mi sentivo uno scherzo della natura. Non ho neanche nessuna attrazione fisica per le donne. Certe volte mi sarebbe piaciuto vivere nell’Inghilterra vittoriana, mi sarei sentita meno anormale”.
Dopo aver avuto tre relazioni, Lisa ha detto di non volere mai più una vita sessuale: “nell’ultima relazione, ho fatto di tutto per evitare rapporti per mesi. Il mio compagno ha cominciato a corrompermi con regali e cose di questo tipo. Vorrei non dirlo, ma la mia vita sessuale è finita. La mia tragedia, è che io vorrei essere normale. Vorrei tantissimo la compagnia di un uomo, vorrei sposarmi e mettere su casa con il mio partner. Voglio amare ed essere amata, gli uomini mi affascinano e mi piace essere coccolata, ma niente di più”.
“Ho cercato su Internet -conclude- ed ho scoperto che solo l’1% della popolazione è come me: asessuale, circa la metà sono uomini, e pochi di loro sono gay (usa il termine gay, anziché omoromantico nell’originale n.d.A) quindi mi sono rassegnata al fatto che c’è una piccolissima possibilità di trovare un uomo che, come me, voglia una relazione bianca. Non ne ho ancora parlato con i miei, ma so che li rattristerà il fatto che non vedranno mai il matrimonio e i nipotini che si aspettano di vedere”.
La storia è la storia di molti. Ma c’è un punto che forse non è chiaro: Lisa è nigeriana. L’articolo appare, infatti su Vanguard, una testata locale. Fa strano che si parli di cose così comuni anche in zone del mondo che si ritengono ancora culturalmente remote, vero? È probabile che non siano argomenti così diffusi nei media, ma qualcuno si ricorda un dibattito sull’asessualità apparso di recente su Corriere?