Brooks: qual è il posto degli asex nella comunità LGBT+?

Qual è –si chiede su popsugar.com Sara Beth Brooks, fondatrice nel 2010 dell’Asexual Awareness Week– il peso degli asessuali all’interno della comunità LGBT+? La domanda non viene posta in un periodo qualsiasi, ma nella settimana che dà il via, in tutto il mondo, il periodo dei Pride.

“Veniamo –dice- spesso respinti dalla comunità queer, specialmente dalle persone che credono che gli asessuali stiano cercando di riportare indietro i loro diritti, parlando di come si possa non fare sesso anche quando si è parte di una relazione”.

Nonostante anni di lavoro, infatti, la Brooks dichiara che attiviste come lei sono state incluse con molte reticenze all’interno delle associazioni del mondo LGBT+, ci sono quei fraintendimenti che portano alle solite posizioni nei confronti degli asex, come sentirsi chiedere se ci si è fatti vedere da un medico, o sentire affermare che l’asessualità sia una malattia mentale, o una disfunzione sessuale.

Il lavoro svolto dalla AAW in questi anni, è stato quello di portare avanti le nostre ragioni all’interno della comunità LGBT+ per la nostra inclusione. Nonostante i casi denunciati dalla Brooks, il lavoro ha dato i suoi frutti con gruppi come Task Force e GLAAD, mentre The Trevor Project, una hotline antisuicidio per i giovani LGBT+ si è impegnata affinché i giovani asex non vengano esclusi dall’attivismo, e quindi dimenticati.

Secondo Mary Beth Maxwell, una vicepresidente di Human Rights Campaign, “tutte le persone che fanno parte dello spettro asessuale sono membri della comunità LGBTQ e devono andare incontro alle stesse discriminazioni a casa, a scuola ed al lavoro”. La comunità asessuale è spesso sotto o male rappresentata, quando non è cancellata del tutto. “Questo non è accettabile, e tutti noi dobbiamo prenderci l’impegno di parlare in loro supporto e di cambiare questa situazione”.

Per Sara Beth Brooks, il vero successo sarà quello di vedere una informazione, comune e diffusa di cosa significhi essere asessuali. “Quando dici la parola gay, in qualsiasi contesto, tutti sanno che si tratta di un orientamento sessuale, e che stiamo parlando di persone sessualmente attratte da altre dello stesso genere. Quando dici la parola asessuale, tutti pensano che tu stia parlando di biologia”.

Secondo The Task Force, c’è stato, per quanto emerge dai dati della loro ultima conferenza Creating Change, la rappresentanza asessuale è salita dallo 0,8% del 2015 al 1,2% del 2017. Combinando questi dati con le notizie di un politico (americano ndr) che si è dichiarato asessuale, e la polemica sulla serie Riverdale la società sta discutendo di asessualità quanto mai ha fatto prima.

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