Onorevole Spadoni, Le scrivo

Onorevole Maria Edera Spadoni,

ho trovato il video di un suo recente intervento alla Camera su Facebook, condiviso da un vostro sostenitore.

Bisogna dire che il Suo partito, il Movimento 5 Stelle, è piuttosto fortunato, potendo contare su centinaia di migliaia di provetti uffici stampa, pronti a riportare ogni vostra azione, ogni vostra “asfaltatura” all’incauto esponente del PD (e quasi solo del PD) di turno.

Così, oggi, mi sono imbattuto nel Suo intervento, decisamente più interessante degli altri che finiscono sui social network.

Le debbo dire, a scanso di equivoci, e per quello che può valere l’opinione di un povero blogger sfigato, che non ho nessuna simpatia per il Suo partito, né tanto meno per il Suo leader, che pure ammiravo come comico.

Lei, nelle Sue funzioni di parlamentare, non so riferendosi a chi (suppongo stesse interrogando il ministro degli Esteri, ma nel breve video diffuso non c’è traccia) dichiara che:

“Secondo Amnesty international e Human Rights Watch, il Governo ceceno ha aperto dei campi di concentramento dove gli omosessuali sono torturati e uccisi, da parte del regime ceceno.

Il MoVimento 5 Stelle condanna fortemente questa pratica, ha sempre portato avanti politiche di difesa dei diritti umani perpetrati da qualsiasi governo o dittatore. Lo abbiamo fatto nei confronti dell’Arabia Saudita che sta bombardando da ormai 2 anni la popolazione civile. Lo abbiamo fatto nei confronti della Turchia, con cui il governo italiano fa affari, che persegue giornalisti e attivisti di diritti civili.

Chiediamo che venga fatta luce su questi casi, sempre, oltre che ovviamente su quello ceceno. Chiediamo inoltre che l’Italia si faccia promotrice, in sede europea e internazionale, affinché si attivino politiche di prevenzione e contrasto delle discriminazioni LGBT in tutte le parti del mondo”.

Questo è il testo del suo intervento alla Camera.

Pur non avendo, come le ho già detto, alcuna simpatia per il partito che l’ha portata in Parlamento, Onorevole Spadoni, non credo che nessuno, a parte i soliti che partono all’assalto della dirigenza quando sentono la sigla LGBT, possa esprimere una parola contro il Suo discorso.

Vorrei, però, sempre considerando quanto poco può valere l’opinione di un blogger, farle alcune domande in proposito

1) Al momento nel quale io sto scrivendo questo pezzo, né Amnesty International, né Human Rights Watch hanno pubblicato notizie di campi di concentramento per gay in Cecenia. Ne ha parlato solo il Daily Mail, riprendendo un articolo del giornale russo di opposizione Novaya Gazeta, che comunque non parla di campi di concentramento, e tanto meno al plurale, ma di un carcere speciale, che per gli standard locali, potrebbe essergli accomunato, ma il termine “campo di concentramento” ha un significato storico ben preciso. Amnesty e Hrw stanno, invece, riportando, da settimane, notizie di violenze sistematiche verso la comunità LGBT+ locale, con la complicità di tutte le autorità locali e federali. Si parla di violenze, di torture e di tre morti confermati, cosa che certo non sminuisce il suo intervento né la gravità della situazione, ma è bene essere precisi. Può darsi che Lei abbia accesso ad altre informazioni, ma se io, povero blogger sfigato, avessi compiuto una superficialità non informandomi approfonditamente, sarebbe una sciocchezza passabile, ma, Lei è d’accordo, che non sarebbe un errore così leggero se fossero state pronunciate a vuoto le parole “campo di concentramento” in un’aula parlamentare?

2) Perché parla di “Governo ceceno” e di “regime ceceno”? Il regime ceceno, è quello russo. La Cecenia fa parte della Federazione Russa, le politiche anti LGBT sono quelle fatte in Russia, guidata, come “presidente” da quel Vladimir Putin che molti dei Suoi sostenitori invocano come “l’uomo della provvidenza”, e da quelle politiche di eliminazione del dissenso tramite il giustizialismo, per le quali, non possiamo mentire, membri del Suo partito hanno ben più di una tentazione emulatrice.

3) Vorrei chiederle se un leader politico che chiama le donne trans “donne col belino”, possa essere oggetto di politiche di prevenzione e contrasto delle discriminazioni LGBT. Perché, se lo fosse, Lei potrebbe trovarsi in imbarazzo.

4) Il Suo partito ha una posizione alternata nei confronti dei diritti civili. Ben vengano (io sono dell’opinione di Mao, che il gatto debba prendere i topi a prescindere dal colore) le vostre proposte e l’appoggio che avete dato, sia nelle realtà locali che nel Parlamento nazionale. Ben venga la vostra partecipazione alle manifestazioni LGBT+. Ma come si spiega, ed ancora oggi nessuno ha spiegato molto, il vostro vergognoso voltafaccia alla legge per le unioni civili? Il vostro voto, di fatto contrario, ha portato allo stralcio della stepchild adoption, che pure avevate votato in Commissione, rinviata a mai più. Perché non avete votato l’unica legge per i diritti civili presentata in Italia da più di 20 anni se eravate d’accordo? Il gatto deve essere buono solo per me a prendere i topi a scapito del colore?

5) Si parla di un possibile, sciagurato, Governo del M5S in alleanza con Lega e Fratelli d’Italia per la prossima legislatura, o almeno di un appoggio, condizionante, esterno, di questi ultimi ad un vostro monocolore. Come pensa di poter legare le politiche contro le discriminazioni verso le persone LGBT+, con una tale compagnia?

Ovviamente, non Le chiedo la grazia di una risposta.

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