#CantEraseUs. E dalla pagina spariscono gli asex

Secondo quanto riportato da queery.com, l’amministrazione Trump avrebbe cancellato l’inclusione, prevista da Obama, dell’identità sessuale e di genere nel censimento 2020.

La questione non è di poco conto: dai dati del censimento vengono stanziati i fondi per il welfare e per i servizi pubblici, e sapere quante persone LGBT+ vivono in una certa area, li avrebbe facilitati da questo punto di vista.

È stato lanciato un hashtag #CantEraseUs per sostenere questa campagna

Parte della comunità LGBT+ americana, sta gridando, un po’ incoscientemente all’omofobia ed ad una prossima persecuzione dei propri membri già dal giorno dell’elezione di Trump, che comunque non ha molte simpatie per l’ambiente e non ne riceve, e quindi non è possibile sapere, adesso, quanto la fonte sia attendibile. [UPDATE: la notizia sembra confermata]

l’immagine sopra è tratta dalla campagna del 2010.

 

“Can’t erase us”… non ci puoi cancellare.

Ma si nota, con amarezza, che qualcosa, in quell’articolo, e nella campagna, è stato cancellato, o meglio, probabilmente non c’è neanche mai stato. Forse gli asessuali (comunità composta in maggioranza, ricordiamoci, da single) non hanno bisogno di essere censiti, in quanto non abbiamo diritto a nessun servizio sul territorio.

Fino a quando parti, sempre più piccole, in realtà della comunità LGBT+ non cresceranno, e non capiranno che la comunità, negli anni, si è allargata, c’è poco da chiedere inclusione.

E non mi va di essere considerato uno “straight ally”: due bugie in due parole. Perché io non sono eterosessuale (straight) e non sono un alleato (ally) della comunità LGBT+.

Ne sono parte.

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