Perché a Lucca?

Il Collettivo Asessuale Carrodibuoi da ormai un bel po’ di anni partecipa all’organizzazione del #toscanapride, che ogni anno ha luogo in un città diversa.

Il #Pride non si esaurisce nella sfilata, che è invece il culmine di un processo che dura mesi e che vede la collaborazione di associazioni e individualità #queer che si confrontano per elaborare un documento politico e preparare una serie di eventi legati alle battaglie che si portano avanti. Incontri, seminari, cene, assemblee. Tutto questo è lavoro volontario, il cui tempo ogni persona sottrae a quello che fa per campare. La nostra retribuzione è portare avanti le nostre lotte.

Quindi sia chiaro che un anno di lavoro organizzativo noi non lo facciamo per “provocare”, o per “dare fastidio”. E’ una questione più seria, che riguarda le nostre vite e i nostri diritti.

Quando si è deciso che il Pride del 2024 si sarebbe tenuto a Lucca sapevamo di andare incontro a difficoltà organizzative, perché l’attuale amministrazione non fa mistero delle sue posizioni diciamo critiche nei confronti delle nostre battaglie (e lo ha dimostrato uscendo dalla rete Re.a.dy) e perché parte della stampa locale e alcuni gruppi di estrema destra ne avrebbero approfittato per riempirci di insulti o peggio.

Ma se affrontiamo le difficoltà amministrative e anche il rischio che qualche gruppetto di esaltati provi a ostacolare la manifestazione, non lo facciamo certo per provocare o per sfidare qualcuno a qualcosa. Alla domanda “perché a Lucca, visto che il clima non è propizio?”, la risposta è che anche a Lucca ci sono persone queer, anche a Lucca c’è bisogno di diritti, più che altrove.

Il pride noi lo facciamo per la nostra gente, per fare sentire alle persone queer lucchesi che non sono da sole, che siamo una famiglia e che questa famiglia è dovunque, anche a #lucca, e che la città non è proprietà dell’estrema destra o di altri.

A chi parla di offesa rispondiamo che è l’offesa è chiamare carnevalata una manifestazione in cui si afferma il diritto di esistere. In un momento storico in cui i diritti civili sono minacciati, in maniera ora aperta ora subdola, dal potere politico, e in cui a non troppi km di distanza si fanno guerre coi carri armati contro “il corrotto mondo #lgbtqia”, il nostro posto, oggi più che mai, è a Lucca. Perché a Lucca come altrove, saremo minoranza ma non cediamo niente.

Come ogni anno, il Collettivo Asessuale Carrodibuoi organizza, all’interno del Toscana Pride, uno spezzone dove, tra le altre rivendicazioni, hanno particolare importanza quelle della comunità #asessuale ed #aromantica. Se vuoi partecipare, iscriviti al gruppo Telegram https://t.me/+Ije064JHUoY2NjU0

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