Giraffe viola in Abruzzo
Anche quest’anno siamo andati al Pride Abruzzo con il nostro collettivo, per me è la terza volta e dopo delle partecipate discussioni quest’anno è il primo in cui vengono inserite le nostre istanze nel documento politico.
Finalmente ho potuto confrontarmi con le persone queer della mia zona, quell fortə e gentilə, e parlare delle nostre battaglie tuttə insieme.
Nella mia realtà poca gente conosce cosa sia l’asessualità o l’aromanticismo però essere rappresentati in un documento politico, per la prima volta qui, è un passo importante soprattutto per le tante persone che cercano disperatamente spazi safe e legittimazione delle proprie istanze.
La giornata è stata bellissima, il corteo ha girato tutto il centro di Pescara, eravamo circa in 3000 e si iniziano a vedere anche le nostre bandiere.
Io indossavo una maglietta stampata per l’occasione dal nostro collettivo con la scritta “fanculo la persona giusta” e una grande giraffa viola e anche se non era un cartello è stata per me un occasione per marciare con uno slogan che mi rappresentasse.
La cosa bella di quando c’è il pride a Pescara è che ci si può fare il bagno visto che il punto di incontro e di arrivo è sulla spiaggia e il percorso per metà è lungo mare.
La gente ci ha accolto bene, tante le persone ai balconi anche anziane che ci hanno salutato e applaudito, ricordando che nel pride a Chieti dell’anno scorso delle persone di estrema destra si erano infiltrate nel corteo e avevano insultato e seguito fino alle macchine le famiglie arcobaleno.
Qui siamo al primo pride itinerante visto che nel 2020 alla prima edizione c’era il COVID ed è stato fatto senza parata per le restrizioni sanitarie.
Una bella esperienza e come si dice ci vediamo tra un anno a L’Aquila.