Perché le “non persone” rifiutano i bravi ragazzi?
“Oggi sarà sabato sera e le donne già si stanno preparando. Ricordate che la ragazza che vi piace anche quella col visetto da angelo questa sera si farà sfondare da uno alto 1,90 x 90 kg dentro un cesso lurido di una discoteca. Il 90% delle donne stasera scoperà o con un tipo appena conosciuto o col proprio ragazzo (ovviamente bello), questo lo fanno dai 15/16 anni. Ricordate che se non avete fatto esperienze prima dei 20 anni avrete sempre dei rimpianti, una psiche danneggiata, non sarete mai normali. Chi pensa che non sia finita è un povero illuso”.
Questa è la “preghiera”, che ogni sabato sera viene postata sui gruppi “redpill”. L’ho “purgata” da alcuni termini gergali e dal riferimento un po’ troppo esplicito ad un membro maschile di 20 cm di lunghezza (credo), ma il senso è chiaro. Gli errori grammaticali non sono miei.
Ci sono volte in cui si leggono delle stupidaggini talmente grosse da non potere neanche essere commentate. Tipo la prima volta che entri in un sito terrapiattista. La Terra è cosa? E perché centinaia di anni di studi dovrebbero averci detto il contrario?
Ho un “account spazzatura” su Facebook, ed entro in questi tipi di gruppi perché è la mia perversione personale. Adoro i siti ultracattolici, quelli del “governo ladro” o del “popolo contro [inserire una cosa logica a caso]”.
I miei preferiti sono quelli che che prima negavano che esistesse il Covid, poi dicevano che ce lo portavano gli immigrati e concludevano felici perché Putin aveva il vaccino prima di tutti, ma che poi non si sono voluti vaccinare con i vaccini veri perché facevano diventare autistici e magnetici al tempo stesso. Adesso concludono che non solo il Covid non era mai esistito ma che era una scusa di qualche banchiere ebreo (riscoprire i classici ha sempre il suo gusto) per abbattere l’economia italiana, e solo quella italiana, perché se a noi italiani ci lasciassero sciolti per un istante avremmo in due giorni la migliore economia del mondo, il più grande esercito, arriveremo su Marte giovedì prossimo e partoriremo giusto nei tempi tecnici altri due o tre messia in contemporanea. Ma c’è l’euro e ci sono i vincoli UE, e non ce lo lasciano fare, ‘sti bastardi. Me l’ha detto un tipo che dice lavori alla Nasa e il sabato part time alla Cia, ma non gli hanno dato il Nobel perché non ha la tessera del piddì. Questi gruppi sono fantastici: hai la rassicurante sensazione che, nonostante le tue sfighe, ci sia, al mondo, gente che è messa peggio di te.
Entrare in un gruppo di redpillati, è un po’ la stessa cosa.
Innanzitutto, cerco di spiegare di cosa stiamo parlando. Ci sono gli “incel” che sta per “involuntary celibate”, cioè persone (di solito maschi cis etero) che vorrebbero avere rapporti sessuali ma che, per varie ragioni, non ci riescono.
Può essere una condizione spiacevole, e per questo c’è chi dà una spiegazione al tutto: il problema sono le donne, che hanno un privilegio nel “mercato sessuale” (non quel tipo di mercato sessuale, ok?) e quindi i “bravi ragazzi” rimangono a bocca asciutta, mentre le donne si accoppiano con i bastardi ignoranti ma bellocci e pieni di muscoli. Questi ultimi si chiamano “chad” e sono, nell’ambiente, gli esseri più invidiati che esistano.
Va evidenziato il fatto che “incel” e “redpill” non sono la stessa cosa. Non tutti i “celibi involontari”, infatti, credono alla “teoria redpill”.
Coloro che “hanno visto” la verità e non si fanno più illusioni sulle “np”, si dicono redpillati, credo con riferimento a Matrix. Per inciso, “np” vuol dire “non persone”, e si indicano così le donne.
Secondo la teoria, la rivoluzione sessuale ha portato le donne ad “ipergamare”, vale a dire ad accoppiarsi con uomini che hanno un “valore” più alto del loro, ed ad accoppiarsi tutte con gli stessi uomini (i “chad”), lasciando, quindi, i soliti “bravi ragazzi” come loro, a bocca asciutta.
Perché per i redpillati ognuno di noi ha un valore, tipo “voto” da 0 a 10. E le “np” sono attratte soprattutto da tre fattori: look, money, status. Non cercano una brava persona con la quale fare una famiglia.
E’ confuso? Non è confusione, è proprio follia.
Come non bastasse, le donne (chiamate così dall’ala progressista dell’allegra compagnia) avrebbero ognuna un “bodycount”: per chi non ci fosse arrivato, è la quantità di uomini con i quali hanno avuto rapporti.
Qui devo citare Chris Rock: mai chiedere ad una donna quanti uomini abbia avuto, perché mentirà in modo spudorato, e perché ogni numero che potrà dirti ti sembrerà troppo grande (“Due? Hai avuto due uomini prima di me? Dove ti hanno cresciuta?”). La battuta è di fine anni ‘90 e Chris Rock si era dimenticato la cosa più importante: non sono cose che ti riguardano.
Perché le np prima “ipergamano” con i chad, e quando non valgono più nulla sul “mercato” allora si sposano con il primo coglione che capita. Ed il “primo coglione” sei tu, che stai leggendo su un gruppo redpill, e che ti lamenti perché non hai tutto il successo che vorresti avere in questo campo e non capisci il perché. Perché è colpa delle donne e della società che permette loro di comportarsi in questo modo.
Tu che a 20 anni soffri perché la ragazza che ti piace ha avuto la malaugurata idea di innamorarsi di un altro (sicuramente peggiore), e muori pensando che starà facendo sesso con lui, o, secondo la “teoria”, con chiunque tranne te. E che cerchi una soluzione facile e senza troppo sforzo sui social network.
Tu sei perfetto: non hai mai vissuto perché non ti hanno mai fatto vivere, perché la società è stata schierata contro di te, i maschi occidentali vengono repressi dalle donne e chi prende un’altra posizione, “fa il femminista” solo per “elemosinare un po’ di fica” e non vale nulla.
Perché da adolescente guardavi con la schiuma alla bocca e pieno di invidia i tuoi amici che avevano le prime esperienze, ora puoi dare la colpa a qualcuno se il “tuo turno”, “se mai arriverà”, “sarà solo troppo tardi” e “con una sotto il 6”. Perché ricorda, tu sei innamorato, ma per lei sei solo l’uomo di stasera, in attesa di un altro uomo.
E quella donna arriverà ad essere esclusivamente “tua” solo dopo i 30 anni, ma con un enorme “bodycount” alle spalle, poi “si farà mettere incinta” da te e poi divorzierà togliendoti tutto. Sei una vittima.
C’è un modo per riparare alla terribile situazione nella quale è stato costretto il maschio italico, a tutta questa decadenza morale della nostra società? All’eterna crisi di valori? Certo: la società tradizionale, parola magica sempre più in voga. Quel bellissimo mondo, che “i sinistri”, “gli Lgbt” e quelle femministe acide con i peli sotto le ascelle, hanno cancellato, dove il padre andava a lavorare felice la mattina, dove la mamma faceva le faccende sorridendo, i figli venivano spediti a scuola e tornavano pieni di buoni valori, e poi tutti si trovavano la sera a cena allegri e pronti per un nuovo giorno.
A parte non essere mai esistita, questa società tradizionale era il mondo perfetto per chi crede nella “redpill”: ogni uomo aveva una donna per sé, e “le corna” erano un concetto assolutamente estraneo.
Non mi va di dare una definizione alla redpill che non sia “una scusa per potere essere cattivi”. Quello che succede quando nasci marcio ed hai solo bisogno di una ragione: politica, calcio, situazione sociale. Una scusa la trovi per farla pagare al mondo se le cose non ti sono andate come ti aspettavi. Dietro la redpill c’è l’invidia e la voglia di vivere le vite degli altri. E la voglia che vada di merda anche alle altre persone.
Quindi si negano le violenze sulle donne (salvo che il colpevole non sia immigrato, ovvio). Le donne, che si sono negate a loro, preferendo accoppiarsi con i “chad” belli, ricchi e interessanti, devono soffrire. Queste stronze adolescenti che addirittura, contrariamente ad un redpillato, hanno il ragazzo ed il sabato sera ci fanno anche sesso, devono andare incontro alle peggiori sciagure. Devono venire offese, umiliate (sempre da dietro ad una tastiera, si intende), si devono evocare le peggiori teocrazie, fino alle mutilazioni, allo sfiguramento. E quando avvengono si vedono quasi come una “giustizia”.
Le donne devono capire che stanno facendo le scelte sbagliate, chiedendo indipendenza e libertà sessuale, quando questi “maschi perbene” offrirebbero loro il mondo perfetto.
Perché, in fondo, questi redpillati sono “i bravi ragazzi” che le donne, chissà perché, rifiutano dall’età di 16 anni. Non sono “bravi ragazzi”?