Asessuali: minore reazione ad uno stimolo erotico?

Secondo uno studio condotto da Sonia Milani, MA Student dell’Università della British Columbia di Vancounver, in Canada, le persone asessuali sarebbero meno attratte da uno stimolo erotico di tipo visivo rispetto a quelle allosessuali. 

Lo studio è stato svolto su un gruppo di 95 persone, delle quali 26 si identificavano come uomini eterosessuali, e 30 come donne eterosessuali. Le rimanenti 39 persone (13 uomini, 18 donne ed 8 persone non binarie) si identificavano come “asessuali”.

Per valutare il livello di attenzione che veniva posto rispetto ad uno stimolo di tipo sessuale o non sessuale, è stato chiesto ad ognunə di loro di osservare una serie di immagini che venivano presentate in coppia per 10 secondi: una di carattere erotico ed una no.

L’elemento preso in esame è stata la direzione dello sguardo, che è un tipo di movimento poco controllabile da parte delle persone esaminate.

Successivamente, per evitare che lɜ partecipanti potessero distrarre volontariamente la propria attenzione dalle immagini, è stato chiesto loro se e quanto provassero un’attrazione per i soggetti.

“Generalmente -spiega Lori Brotto, a capo del Sexual Health Laboratory dello stesso istituto- lo stimolo di tipo erotico suscita più attrazione di quello non erotico, in particolare se l’immagine corrisponde agli interessi della persona. Nel caso delle persone asessuali, è stato misurato lo stesso livello di interesse verso le due immagini (erotico e non erotico). Erano già stati fatti studi di questo tipo, con persone di diversi orientamenti sessuali, ma le persone asessuali non erano mai state incluse”. 

Secondo Brotto, nonostante questo studio inizi a dare uno sguardo di tipo scientifico all’asessualità, c’è ancora molto da fare: “nonostante i nostri sforzi, i nostri metodi di ricerca hanno molti limiti, come abbiamo indicato nel nostro rapporto. Abbiamo ancora molte lacune per quanto riguarda la conoscenza dell’argomento”.

Il gruppo che ha portato avanti lo studio si è avvalso, tra le altre, della consulenza di AVEN, affinché le metodologie fossero più appropriate per le persone asessuali.