Lettera all’on. Lucia Annibali

Antefatto: La Camera dei Deputati, ha approvato l’emendamento 01.0401 di maggioranza a firma Annibali ed altri al Ddl Zan, dove viene definito l’orientamento sessuale come “l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi”.
Secondo questa definizione, le persone asessuali non solo non saranno tutelate dalla legge, ma ci verrà negata anche quella definizione come “orientamento sessuale” e non come “modo di vivere” o “scelta” che abbiamo lottato per avere?
Mentre sempre più testi, all’estero, considerano l’#asessualità un orientamento sessuale alla pari degli altri, in Italia, le persone asessuali continuano ad essere una curiosità morbosa da dare in pasto al proprio pubblico.
Il comportamento criminale di presunti specialisti che ancora cercano di “curare”, nei loro studi medici, i giovani #asessuali a suon di psicofarmaci, l’esclusione dalla lotta per i diritti delle persone #lgbtqia, e gli stupri subiti all’interno delle coppie, hanno oggi un articolo di una legge dello Stato che ha derubricato l’asessualità a poco più che un vezzo.
E questo avviene nella legge che dovrebbe difendere le minoranze e, come beffa, all’interno della settimana per la consapevolezza asessuale.
La “A” in Lgbtqia, sta per “asessuali”, ormai ovunque, tranne che qui.


Gentile onorevole Annibali,

siamo venuti a conoscenza di un emendamento al Ddl Zan, numero 01.0401, che la vede come prima firmataria, e che è stato approvato dalla Camera nella discussione della legge, che limita, in modo arbitrario la definizione di orientamento sessuale a “l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi”.

Con questa definizione, inserita in una legge dello Stato, si esclude dagli orientamenti sessuali l’asessualità. E ciò viene fatto in modo arbitrario, e contrario al parere della maggior parte della comunità scientifica, soprattutto straniera.

L’asessualità è un orientamento sessuale che prevede la mancanza di attrazione sessuale verso tutti i sessi o generi.

Se in molti Paesi l’asessualità è riconosciuta come un orientamento sessuale, alla pari di eterosessualità, omosessualità e bisessualità, in Italia fatica ad affermarsi come tale.

Le problematiche nel non essere considerati parte di un orientamento, ma, nei casi migliori, una “scelta”, uno “stile di vita”, vuol dire che questi possono essere cambiati. Vuol dire che una persona asessuale può essere considerata “malata” dal proprio medico, sottoposta alle cosiddette “terapie riparative” senza che lo stigma di tali pratiche possano toccare la reputazione del professionista. Possono essere imbottiti di psicofarmaci fatti passare per “cura”.

Il suo emendamento è la condanna delle persone asessuali in Italia.

Come associazione di persone asessuali la vorremmo, quindi, invitare ad attivarsi per modificare, semplicemente in “di entrambi o nessun sesso” le ultime parole dell’articolo di legge durante il proseguimento dell’iter legislativo.

Sarebbe una piccola modifica, forse insignificante, alla legge. Ma sarebbe, al tempo stesso, l’inizio del riconoscimento dei diritti e della dignità di migliaia di persone asessuali in questo Paese.

Ovviamente rimaniamo a disposizione sua, o di chi lo ritenesse necessario, per qualsiasi informazione in materia.

Saluti

Collettivo Asessuale Carrodibuoi Odv

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