Quando lo devi spiegare al medico, c’è qualcosa che non va…

Quando una persona si rivolge ad un medico, questa ripone nel professionista la sua fiducia.

Ma, se la persona in questione si identifica come asessuale, la fiducia viene a mancare quasi immediatamente.

Un rapporto del 2014 ha rivelato come un discreto campione di persone che si dichiaravano asessuali avesse poca fiducia, o anche nessuna fiducia nella comunità medica.

Il perché non è certo una sorpresa, dove vengono continuamente riportate storie nelle quali un medico ha invalidato l’orientamento sessuale del paziente, o lo ha ridotto all’effetto di qualche malattia mentale, o di qualche trauma, o di qualche disfunzione biologica.

Ci sono stati racconti -riporta la versione americana dell’Huffington Post– nei quali alle persone asessuali è stato prescritto il Viagra come medicina, oppure è stato detto ai pazienti di “fare sesso finché non piace”.

Questo tipo di pressione, con l’aggravante di essere fatta da professionisti del settore, nel voler “standardizzare” le persone asessuali alla normatività eterosessuale (magari con la opzione omosessuale ormai sdoganata) non fa che rinforzare l’idea che le persone asessuali siano, in qualche modo, sbagliate, e le porta a reprimersi ancora di più anziché vivere la propria identità.

Per non parlare, poi, di quella che è la risposta se il paziente che richiede assistenza medica e si dichiara asessuale ha un qualsiasi tipo di handicap, o una qualsiasi diagnosi di disturbo mentale.

La cosa, poi, come stiamo vedendo sempre più di frequente, peggiora se questa persona appartiene ad una minoranza etnica o sociale.

Il problema, per il personale medico, sta nella formazione. L’asessualità è stata separata, e con larga possibilità di interpretare, dal disturbo da desiderio sessuale ipoattivo solo nel 2013. Non esiste una vera formazione per i medici in questo campo.

Stanno cominciando a nascere i primi studi in materia, e si stanno aprendo i primi corsi universitari rivolti allo studio dell’asessualità, ma questa dovrà, per forza di cose, essere integrata negli studi in questo settore.

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