Asessuali e aromantici: sono adulti da rispettare

Avendo scoperto l’asessualità relativamente avanti con gli anni (ne avevo quasi 40 quando seppi che esisteva qualcosa con questo nome), c’è una parte dell’esperienza dell’essere asessuale, o, per meglio dire, del non essere eterosessuale cisgender che mi manca: quella secondo la quale “ero troppo giovane” per poterlo sapere.

È strano, perché a qualsiasi età, siamo tutti pronti per una relazione eterosessuale monogama e stabile che abbia come fine (anche se molto remoto) quello del matrimonio, dei figli e tutto il corollario che ne segue.

Quando alle medie, o poco più avanti, iniziano i primi amori e i primi palpeggiamenti e ti trovi quasi sempre da solo e senti che hai altri interessi (o non ne hai), o sei veramente contento dell’avere una ragazza come amica senza altri fini, ti viene detto “poi maturerai… vedrai che poi interesserà anche a te”.

Non ho mai sentito nessuno rivolgersi al ragazzino che aveva messo per la prima volta le mani sul seno di una ragazzina e che lo venisse a raccontare tutto eccitato, con frasi come “quanti anni hai, scusa? Naaah! Sei troppo giovane per le tette!”

Se sei etero e sei in una coppia monogama nella quale viene fatta attività sessuale (o quasi) in modo esclusivo tra gli appartenenti alla coppia stessa, va bene a qualsiasi età.

Altrimenti, “devi crescere”.

Chi ha mai sentito dire a una ragazza eterosessuale “dici così perché non hai trovato la donna giusta”, oppure “è una fase: poi vedrai che ti passerà la voglia di scop accoppiarti con [nome maschile]”.

Io, invece, a 40 anni passati, che non voglio, e se mi guardo indietro, non ho mai voluto stare in una coppia, e quando ci sono stato sono scappato dopo pochi mesi, devo ancora maturare.

Devo capire che, nonostante il mio DNA del caz piuttosto bizzarro mi abbia salvato dalla calvizie, ma mi abbia regalato i capelli bianchi già adesso, c’è una “persona giusta”, ovviamente donna, per me, che mi sta aspettando, incaz decisamente irrequieta per via di questi 25 anni di ritardo, da qualche parte nel mondo.

E che quando avrò capito che la mia vita vuol dire stare con questa tizia finché morte non ci divida, e che non esistono altri modi per avere una relazione, come ad esempio una profonda amicizia con qualcuno, ma che anzi, la relazione è valida solo con un bel contorno di nani urlanti, allora sarò finalmente cresciuto, e potrò andare a dirlo, con orgoglio, davanti ai miei detrattori.

Che però, come ogni sera, saranno andati a putt ad apprezzar le arti amatori di giovani professioniste del mestiere.

Sono asessuale ed aromantico, e mi sarei anche rotto i cog stufato di essere considerato e rappresentato come un eterno adolescente che “ancora non sa che farsene della vita”.

Questo è il modo nel quale abbiamo scelto di passarla, la nostra vita, e ci piacerebbe essere rispettati, magari criticati, ma, certo, non trattati come degli eterni idioti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi