Essere asessuali, dove “se non sei etero è un problema”

Discutere di sessualità in una famiglia dell’Asia meridionale, soprattutto se sei una donna -dice Fatima Kazmi, in un articolo pubblicato su The Express Tribune- è già in partenza qualcosa di immorale. Significa che sei, soltanto per il fatto di parlarne, una poco di buono. E dato che non esiste discussione, non c’è da riconoscere nessun comportamento che contraddica le convenzioni. O sei eterosessuale, o hai dei problemi. Non esiste nessun riconoscimento di alcuno spettro, e non viene data nessuna chiara spiegazione sul perché una persona si possa provare qualcosa di diverso da un’altra”.

Fatima Kazmi
Fatima Kazmi, cresciuta a Toronto in una famiglia progressista, nell’articolo si è dichiarata asessuale, e ha spiegato cosa significhi esserlo in Pakistan.

Mentre l’omosessualità è infatti circondata dai soliti stereotipi che vedono le nozioni di peccato, devianza e criminalità, l’approccio all’asessualità è ancora visto (come ovunque, del resto, ndA) come qualcosa di sconosciuto.

“Non esiste -continua- nessun modo per riparare una persona asessuale, né una soluzione che possa evitare il cosa penserà la gente di noi che i genitori possono mettere in pratica nei confronti dei propri figli. Le cosiddette terapie di conversione usano l’intimidazione, l’abuso psicologico e la paura per sopprimere i propri desideri. Dato che non esiste un bottone per accendere o spegnere i propri sentimenti, questo porta a rendere, la persona che ne fosse sottoposta, completamente arrendevole, paurosa e depressa”.

“La mia bisnonna -racconta, poi Fatima Kazmi- aveva una cugina che ha passato tutta la vita single. Aveva una vita di successo, possiamo dire, visto che era un medico, aveva un magnifico gruppo di amici ed aveva tantissimi interessi. Aveva tutto tranne un marito, e non perché non lo avesse trovato, ma perché non le interessava. Non aveva avuto nessun trauma né nessuna rottura con qualcuno che avesse potuto renderla repulsa nei confronti del matrimonio. Ma lei era repulsa dal matrimonio e dall’idea di accoppiarsi fisicamente con qualcuno. Lei non lo ha mai ammesso, forse neanche sapeva di esserlo, ma ho tutte le ragioni per pensare che fosse asessuale”.

The Express Tribune è un giornale pakistano in lingua inglese, affiliato al New York Times, ed ha una linea politica tendente al liberal socialismo.

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