Aromantici. È il momento di abbattere gli stereotipi?
“Essere aromantici, significa, per me non avere nessuna attrazione romantica -rivela al quotidiano britannico The Guardian la diciannovenne francese Juliette- Non vuol dire certamente non avere alcun sentimento”, dice allontanando quell’idea di persone fredde e distaccate che viene affibbiata alle persone aromantiche.
Gli aromantici vengono accusati di essere persone senza cuore, di aver paura nell’affrontare una relazione, talvolta di non prendersi le proprie responsabilità, soltanto perché non vogliono obbedire a queste richieste che vengono fatte loro.
Da dove viene questo stereotipo?
Secondo le persone intervistate, la società occidentale sarebbe ossessionata dal concetto di “amore romantico”, quasi da considerare la relazione romantica (quasi esclusivamente a due, non credo che chi ha questi pregiudizi non ne abbia su chi sceglie relazioni poliamororse nda) in qualche modo, superiore a tutte gli altri tipi di relazioni umane.
Un altro stereotipo che si ha nei confronti delle persone aromantiche, è che queste siano automaticamente asessuali. Questo può essere vero per una parte piuttosto grande del gruppo, ma non è assolutamente vero per tutti, come spiega, ad esempio, Mark, americano del Michigan che ha fondato un gruppo Facebook per gli aromantici che hanno attrazione sessuale, ed il suo è solo uno dei gruppi che si trovano sui social network, da Aromantic Non-Asexuals fino a Happily Aromantic, per non contare tutti i blog che si possono facilmente trovare in rete sull’argomento.
Come in molti casi, Internet ha reso le cose più semplici, consentendo a molte persone aromantiche di incontrarsi, come prima non sarebbe stato possibile. Quindi, molti aromantici che si sentivano soli e quindi, in qualche modo “sbagliati” rispetto, magari ai propri coetanei.
“Ci sono persone che sono semplicemente in estasi -prosegue Mark- quando incontrano altri simili”.
Le comunità online possono aiutare gli aromantici a superare lo stigma verso il loro orientamento affettivo. “La gente -conclude Juliette- continua a propormi la stessa storia secondo la quale io non avrei ancora trovato la persona giusta. Ma la persona giusta per me l’ho trovata: sono io”.