“Oltre le onde” (“Shimanami tasogare”) manga di Yuhki Kamatani
Come lettrice di manga faccio decisamente pena. Non credo di aver letto più di venti storie della produzione nipponica in tutta la mia vita, perciò forse non sono la miglior recensitrice che vi potesse capitare a tiro. Superato il primo ostacolo però, quello della lettura al contrario, dalla fine all’inizio dei volumi, da destra verso sinistra e poi in basso della tavola, mi sono immersa nella lettura malinconica, misteriosa, adolescenziale, di formazione e contro ogni pregiudizio di “Oltre le onde”.
La vicenda si dipana in quattro volumi (nell’edizione di J-pop) e racconta la storia in prima persona di un ragazzo gay (innamorato del “bello e impossibile” della scuola) che deve capire e accettare molte cose di sé, come la maggior parte dei personaggi coinvolti. È una storia a tutto tondo, ma soprattutto fa capire a noi che le etichette non sono sempre necessarie (perché il nostro essere è decisamente più inafferrabile di quello che pretenderebbe la società!).
Non si può dire molto altro, per non cadere nello spoiler, soprattutto per quanto riguarda il personaggio asessuale, a cui sono dedicati alcuni dialoghi di una bellezza, verità e rarità disarmanti.
E la location? Siamo in Giappone, in una città (Onomichi), in un “salotto di conversazione” e i frequentatori (comunità queer in tutto e per tutto) sono volontari di una organizzazione no-profit che ristruttura case disabitate. Un’isola felice forse, ma anche oggetto di pregiudizi che (e siamo nel 2015, anno della pubblicazione del fumetto) si adeguano se pur lentamente un nuovo modo di accettare le diversità.
Ne avrete da commuovervi, tra la felicità e il dolore che animano queste belle pagine.
Sceneggiatura ben realizzata, disegni efficaci, con alcune splash page davvero incantevoli.
Personaggio preferito: la misteriosissima e, oserei dire, acrobatica Signora Qualcuno.
Due parole sull’autor* del manga: ha fatto coming out come persona asexual e x-gender nel 2012, che nella cultura giapponese corrispondono al nostro aroace e no-binary.