Con le leggi “anti trans”, aumentano del 70% i tentativi di suicidio
Uno studio condotto da Trevor Project, un’organizzazione dedicata alla prevenzione del suicidio tra giovani LGBTQIA+, ha rivelato un aumento significativo dei tentativi di togliersi la vita tra lə giovani transgender e nonbinary negli USA dove le leggi statali sull’identità di genere siano restrittive verso queste comunità (leggi anti-trans).
Trevor Project ha esaminato la salute mentale di oltre 60.000 giovani transgender e nonbinary, tra i 13 e i 24 anni, dal 2018 al 2022, un periodo in cui sono state approvate 48 leggi restrittive da parte di 19, come il divieto per i minori di accedere a cure per la transizione o l’esclusione degli atleti transgender dallo sport. Lo studio ha confrontato i risultati sui tentativi di suicidio in questi stati con quelli di stati che non hanno approvato tali leggi.
Confrontando i dati con quelli degli altri stati, si evidenzia un aumento dei tentativi di suicidio tra lə giovani transgender e nonbinary che va dal 7% al 72%, a seconda del periodo e dall’età.
Le stime coprono lassi di tempo diversi, tra il 2018 e il 2022. Ma se nel primo periodo ,che prende in considerazione il 2018, il tasso di tentativi di suicidio tra i giovani di età compresa tra 13 e 17 anni era aumentato del 7%, siccessivamente, tra il 2019 ed il 2020 il rapporto è salito fino al 72%.
Ronita Nath, co-autrice dello studio e vicepresidente della ricerca presso il Trevor Project, ha sottolineato l’importanza del legame causale stabilito dallo studio: “Le leggi anti-trans a livello statale hanno causato fino a un aumento del 72% nel numero di tentativi di suicidio nell’ultimo anno tra lə giovani transgender e nonbinary”.
Secondo il dottor Jack Turban, direttore del programma di psichiatria di genere presso l’Università della California a San Francisco, lo studio è importante poiché fornisce prove solide che mostrano che le leggi non sono solo correlate ma causano effettivamente i tentativi di suicidio.
Questo è un aspetto cruciale, soprattutto in vista del caso in giudizio presso la Corte Suprema degli Stati Uniti (U.S. v. Skrmetti), il primo che prenderà in considerazione un divieto sulle cure di transizione per minori transgender. Turban ha aggiunto che queste prove rendono difficile sostenere che gli stati abbiano un interesse legittimo nel vietare tali trattamenti, data la correlazione tra queste leggi e il rischio per la salute mentale dellə giovani.