“Just Like Us”: giovani asessuali poco inclusi nel mondo Lgbt+

Secondo quanto pubblicato dalla associazione no profit britannica “Just Like Us”, in occasione della International Asexuality Day, circa un quarto dellə giovani che si definiscono asessuali non si sentirebbe “parte della comunità Lgbt+”.
Nello studio, condotto dall’associazione su 3.695 giovani tra i 18 e i 25 anni, il 30% dellə asessuali si sente di appartenere “sempre” al mondo Lgbt, un altro terzo “solo in parte”.
Tra le altre risposte, il 18% si sente “raramente” incluso, mentre il 9% non si è mai sentito parte del mondo Lgbt+.
Come noto, le cose peggiorano quando si parla di minoranze etniche e religiose. Le persone di origine non europea, che si sentono escluse o quasi dalla comunità Lgbt+ sono il 39%, rispetto ad una percentuale del 24% se si prendono in considerazione soltanto le persone bianche.
I dati completi verranno pubblicati dal Just Like Us il prossimo giugno, nel rapporto Positive Futures.
Per Amy Ashenden, a capo dell’associazione, “è triste che le persone asessuali più giovani si sentano escluse dalla più ampia comunità Lgbt+. Spero che questa ricerca renda chiaro il bisogno di una maggiore consapevolezza delle esperienze di vita e della realtà che attraversano le persone asessuali, soprattutto se consideriamo anche il dato che rivela un maggiore sentimento di esclusione delle persone Lgbtqia+ di colore”.

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