Death Stranding: una traduzione basata sul’acefofobia
edit 11 dicembre 2020
Sinceramente Sono rimasto scioccatux quando ho aperto per la prima volta l’articolo An Asexual World: Is Death Stranding acephobic?. L’articolo parla di acefobia in un videogioco. Non un semplice caso acefobia, anche se non sono mai casi semplici, ma un episodio che mi ha lasciato completamente senza parole. Perché alcuni fanno dell’acefobia dei momenti di delirio in una trama, nel peggiore dei casi però, alcuni ci producono un videogioco in cui l’asessualità è fra i motivi dello sviluppo di un apocalisse.
An Asexual World
Death Stranding, Videogioco ideato da Hideo Kojima e sviluppato da Kojima Production fa proprio questo: prende il concetto stesso di acefobia, lo amplifica e ci basa un’intera storia sopra. Dalle prime informazioni che mi erano prevenute pensavo fosse tutto un’esagerazione. Mi sono quindi informato sulla rete prima di dare credito ad una bufala. Per mia sfortuna tutto quello che avevo sentito era tutto vero, ed anche peggio da come l’avevano descritta. In Vari articoli di blog è stata anche allegata uno Screenshot che incrimina definitivamente il gioco: durante la partita il giocatore può imbattersi in un intervista particolare. In essa vengono svelate delle informazioni sulla storia e la situazione vissuta dal personaggio virtuale. Qui il dramma: Nell’intervista, chiamata “An Asexual World“, si parla dell’asessualità in relazione all’apocalisse.
Il testo esplica, in sintesi, che prima dell’evento catastrofico che ha portato la società al collasso della civiltà umana, le persone asessuali hanno cominciato a crescere in percentuale portando un divario di comunicazione affettiva fra gli individui. Nel presente, questo divario, ha portato alla totale assenza di rapporti umani, sessuali ed a una bassa natività. L’espediente narrativo più futile, discriminatorio e qualunquista basato su idee farlocche e che degradano l’orientamento Asessuale in maniera così profonda che a malapena riesco a descrivervelo.
Lo spettro asessuale visto come fenomeno sociale.
In Death Stranding lo spettro asessuale è trattato come uno stile di vita in cui le persone sono profondamente distaccate dal loro lato umano, sono senza una sessualità e preferiscono rimanere da soli. L’asessualità non è più un orientamento sessuale ma è trattata come un fenomeno sociale, negativo, che ha portato al distaccamento e all’aversione al contatto fisico e alla riproduzione umana. Hideo Kojima finisce così per ritrarre, fra un delirio e l’altro, una delle baggianate più esasperanti di sempre ovvero che le persone asessuali siano impaurite dalle iterazioni sociali\romantiche o che non ne abbiano.
E INVECE NO, LE PERSONE ASESSUALI NON SNOBBANO IL CONTATTO FISICO ED EMOTIVO E, NOTIZIA LAMPO, NON NECESSARIAMENTE IL SESSO.
Alcune persone asessuali hanno prole e famiglia quindi si suppone che l’estinzione della razza umana non sarà portata dalle persone asex.
La cosa più preoccupante è che questo gioco è riferito ai più giovani. Immaginatevi per un attimo un\unux\una quindicenne asessuale che si trova davanti a questa schermata mentre gioca al suo videogioco preferito: Il disagio profondo del sentirsi parte della “minaccia all’umanità” e nel vedersi rappresentati in questa maniera è orribile.
Vorrei poterci scherzare sopra. Farci dell’ironia. Ma in quanto persona asessuale e gamer mi ritrovo ad essere arrabbiatux oltre ogni dire. Ci sono poche rappresentazioni di personaggi asessuali, alcune non molto dettagliate. Fra queste rappresentazioni ora si affaccia anche quella piena di disagio di Death Stranding. E la cosa mii lascia del tutto senza parole.
Altro che lobby gay. Quella porta SOLO il gender. La lobby asessuale spacca su tutto e mira all’estinzione della razza umana.
Aggiornamenti 11\12\20
La comunità asessuale europea si è mossa subito dopo che la notizia del log è trapelata. Se ne era parlato per molti giorni , su varie piattaforme, sono state aperte delle discussioni. Quello che è venuto fuori, in molte discussioni on-line, era che: l’unico modo sicuro per confermare quello che stava accadendo era accedere al Log originale, e quindi scritto in lingua madre, del gioco e tradurre con precisione per capire quello che stava succedendo.
Dopo questa operazione, quello che è venuto fuori è stato ancora più sconvolgente. La traduzione europea ha cancellato una parola che indica un fenomeno sociale tipico del Giappone, sostituendola con la parola “asessualità” anche se non sappiamo esattamente il motivo di questa scelta da parte del traduttore. L’intera situazione si scopre essere un problema europeo che in un’azione di cancellazione culturale ha sostituito una parola giapponese, molto importante, con una parola casuale europea che non ha niente a che fare con il significato originale del log che è connesso intimamente con il significato stesso del gioco.
A data attuale non ho informazioni riguardante il log e la traduzione. Ma era mia premura indicare la vera natura del problema che è legato alla traduzione errata del Log e non all’intenzione dell’autore del videogioco che, in nessun modo, sembra aver cercato di inserire erroneamente l’asessualità nella sua opera.