Il Foglio: La felicità non è questione di sesso, ma di fede
Testata: Il Foglio
Data: 26/03/2018
Titolo: La felicità non è questione di sesso, ma di fede
Altri titoli: La polemica per le parole pronunciate dal vescovo di Pavia sugli omosessuali dovrebbe indurre ad allargare lo sguardo sulla nostra ricerca dell’assoluto
Autore: Antonio Gurrado
Gran polemiche, in una località vivace qual è Pavia, perché il vescovo avrebbe detto a degli studenti che un omosessuale non potrà mai essere felice. L’Arcigay pavese ha prontamente accusato il vescovo di omotransfobia – e già qui non si capisce cosa c’entrino i trans o, se c’entrano, perché il vescovo non sia accusabile anche in nome di bisessuali, intersessuali, queer, cisgender e asessuati. Il vescovo oggi ha smentito su un quotidiano locale, ribattendo di non avere mai detto che un omosessuale non possa essere felice e spiegando anzi di essere stato frainteso.
Io non sono vescovo di Pavia, né aspiro a diventarlo, ma ne avrei approfittato per esprimere tre ammonimenti molto più utili di tutti i contributi barbosi a questa sterile polemichetta. Non sarai mai felice se ridurrai la tua identità alla mera appartenenza a un genere o a una preferenza erotica, sia tu omosessuale o etero o triolista o apraxofilo o quel che ti pare: così avrai una visione parziale della tua complessità e sentirai sempre che ti manca qualcosa. Non sarai mai felice se aspetterai di realizzarti grazie all’amore di un uomo, o di una donna, di un animale, di un comodino o di quel che ti pare: così non avrai mai requie ma sarai appeso agli altrui sentimenti, emozioni, arbitri e capricci. Non sarai mai felice se pretenderai di trovare in te stesso il senso della vita, perché tu sei relativo e contingente mentre hai bisogno di qualcosa di assoluto e trascendente: a dartelo non sarà di certo l’erotismo né il romanticismo né la militanza ma caso mai la fede. Più di ogni precetto sessuale, nella Bibbia è scritto “Guai all’uomo che confida nell’uomo”: non è omofobia, è divina misantropia.