Svezia. Un “paradiso” per soli bianchi?

Anche il paradiso, evidentemente, ha le sue crepe. La Svezia ha infatti una ottima reputazione di essere veramente il posto ideale per quello che riguarda l’inclusività sociale. Tutte le persone LGBTQIA del mondo, vorrebbero viverci o, ameno, sognano un ambiente come quello svedese che viene raccontato dai media di tutto il mondo.

Ma secondo quanto emerge da uno studio della Federazione Svedese degli Studenti LGBTQIA+, “Making Space: Raising hidden voices of the Swedish LGBTQ+ community”, l’immagine della comunità è per lo meno distorta.

Si tratterebbe, infatti, di una comunità vista come quasi esclusivamente bianca, composta quasi esclusivamente da nativi svedesi, ed i valori che essa trasmetterebbe, non terrebbero conto delle realtà dei nuovi arrivati in Svezia.

“Sono una persona di fede islamica che viene percepita fisicamente come una donna. Seguo l’Islam in modo inclusivo verso gli altri, ma il fatto che non copra i capelli, e che abbia un aspetto genderfluid, mi fanno identificare come atea, sia dalla mia comunità, sia dai nativi svedesi. Non posso essere musulmana e queer allo stesso tempo?”

Il quadro che emerge dalla ricerca è allarmante: sembra che per i “nativi” svedesi, il “privilegio” di poter dire loud and proud di fare parte della comunità LGBTQIA+ debba appartenere ai soli bianchi.

Una persona immigrata, “o -dice un’altra testimone- che sia nata e cresciuta in Svezia da genitori non europei e che parli lo svedese correttamente”, viene sempre vista come “estranea” a certe dinamiche.

Per loro sarebbe difficilissimo farsi prendere sul serio dagli svedesi, ed anche nelle scuole, nei gruppi a tematica LGBTQIA+, avverrebbe una sorta di “separazione” tra la comunità “nativa” e le altre.

L’immagine della Svezia, molto aperta e liberale nei confronti delle persone LGBTQIA+, fa sì che molti, da ogni parte del mondo si trasferiscano qui, ansiosi di non dovere più nascondere il proprio orientamento e di non avere più nulla da temere per ciò.

La realtà che si trovano davanti, è dunque un po’ più complessa ed amara rispetto alle aspettative.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi